Data feminism in azione: raccogliere i dati sull’accessibilità dei Pride in Italia

A agosto ho avuto il piacere e l’onore di collaborare a Ti Spiego Il DatoTi Spiego Il Dato, la brillante newsletter di Donata Columbro, esperta di datajournalism, insegnante di datavisualization alla IULM di Milano e appassionata divulgatrice sul complesso mondo dei dati.

Ho avuto lo spazio per poter parlare di SondaPrideSondaPride, il progetto di mappatura dell’inclusione dell’accessibilità nei Pride italiani a cui mi sono dedicato nel 2022, e dopo una lenitiva dose di adulazioni ho scoperto che ho messo in atto un esperimento di Data Feminism. Non ne avevo mai sentito parlare prima, ma il suono devo dire mi è piaciuto. Prima di invitarvi a approfondire il mio contributo nella newsletter, vi anticipo di cosa si tratta attraverso le parole di Donata:


“Sono particolarmente felice di concludere la serie estiva con questo esperimento di data feminism di Simone, che ha visto la mancanza di dati in un settore in cui si pratica l’intersezionalità e che nel suo piccolo, da solo, ha provato quanto meno a far percepire alle organizzazioni di tutta Italia che ci sono situazioni da prendere in considerazione per essere davvero accoglienti e accessibili quando si tratta di manifestare per i diritti di tuttə.

Il data feminism infatti è anche raccogliere counter data (controsondaggi, ndr), un’azione che richiede tempo, risorse, investimento, e che può essere utile a risvegliare l’attenzione su problemi, contesti e comunità marginalizzate anche semplicemente ponendo le domande giuste.”

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